Everybody Needs Somebody, la canzone di oggi (VIDEO)

Brano famoso per l'interpretazione dei Blues Brothers anche se originariamente fu realizzata dall'arcivescovo Solomon Burke.

di Dario Russo 4 Gennaio 2013 22:50

Capita spesso che una canzone diventi un vero e proprio inno ricco di significati, magari venendo usata come strumento di aggregazione o messaggio di un atto di fede. Tra i tanti brani in circolazione, uno dei più coinvolgenti e curiosi per la sua storia, è sicuramente “Everybody needs somebody”.

Il pezzo nacque nel 1964 dall’arcivescovo Solomon Burke che prese spunto da The Love March, un canto usato durante l’offertorio delle messe. Successivamente, a Burke – una sera – gli vennero in mente le parole che sua nonna era solita pronunciare, ossia: “Everybody needs somebody to love” (“Tutti hanno bisogno di qualcuno da amare”). A questo punto la canzone venne fuori facile unendo le parole della nonna con la musica dell’offertorio. Realizzato il brano, naturalmente Burke lo adottò nella sua chiesa e il successo fu qualcosa senza precedenti.

[flv]http://www.youtube.com/watch?v=7OKAlBC-XWQ[/flv]

Solomon Burke che già aveva inciso musica gospel tra il 1955 e il 1958 per la Apollo Records, venne notato da Jerry Wexler della Atlantic anche se non era molto convinto della potenzialità di questo singolo che a lui pareva troppo veloce; si sbagliò di grosso, soprattutto se si pensa che i Blues Brothers Dan Aykroyd e John Belushi la reinterpretarono nel 1980 al doppio della velocità e ad oggi questa versione resta in assoluto quella più nota, anche molto di più di quella originale.

[flv]http://www.youtube.com/watch?v=IAG8iD-XS44[/flv]
Per poter capire il grande successo del brano basti pensare che sono stati veramente in tanti a riproporlo, come hanno fatto per esempio Aretha Franklin e i Rolling Stones che fecero la cover nel disco The Rolling Stones No.2 del 1965. Inoltre, la band di Mick Jagger portò sul palco dei tour 2002-2003 proprio Solomon Burke per cantare il singolo dal vivo. Una di queste esibizioni è stata inserita nell’album Live Licks.

Il magazine Rolling Stone ha classificato il pezzo tra le migliori 500 canzoni di sempre.

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