Lucio Dalla, 4 marzo 1943 – TESTO e VIDEO

Poetica canzone, capolavoro assoluto della musica italiana e di Lucio Dalla

di Anna Maria Cantarella 4 Marzo 2017 13:36

La canzone di oggi è un capolavoro assoluto di Lucio Dalla, 4 marzo 1943, testo che troviamo si adatti alla perfezione per ricordare tutte le anime di un artista eccezionale che ci ha lasciato troppo presto. La canzone non avrebbe bisogno di nessuna presentazione anche perchè è probabilmente nel novero delle dieci canzoni italiane più note (e più belle) di tutti i tempi.
Il testo fu scritto da Paola Pallottino e la canzone arrivò terza al festival di Sanremo del 1971 ed è conosciuta in tre versioni: quella “ufficiale” (censurata, anche nel titolo), quella originale (che si intitolava Gesù Bambino), e quella presentata durante il leggendario tour “Banana republic” con Francesco De Gregori.

4 marzo 1943 – TESTO

Dice che era un bell’uomo e veniva
veniva dal mare
Parlava un’altra lingua però sapeva amare
E quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
L’ora più dolce prima di essere ammazzato

Così lei restò sola nella stanza
la stanza sul porto
con l’unico vestito
ogni giorno più corto

E benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspettò come un dono d’amore
fino dal primo mese

Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna
le cantò a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva
sapeva di mare
giocava a far la donna
con il bimbo da fasciare

E forse fu per gioco
o forse per amore
che mi volle chiamare
come Nostro Signore

Della sua breve vita il ricordo
il ricordo più grosso
è tutto in questo nome
che io mi porto addosso

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo
Gesù Bambino

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo
Gesù Bambino

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