Ci sono belle voci e voci uniche come quella della straordinaria ed intramontabile Mia Martini. Domenica Berté (il suo vero nome), nacque a Bagnara Calabra, il 20 Settembre del 1947. Oggi avrebbe compiuto 65 ma il 12 Maggio del 1995 venne stroncata per arresto cardiaco a causa di un’overdose, ma i retroscena oscuri sulla sua scomparsa restano ancora aperti con alcuni interrogativi.

Esordì nel mondo della musica con il nome di Mimì Bertè nei primi anni sessanta, poi nel settanta lo pseudonimo di Mia Martini. Si impose nel 1971 al Festival di Musica d’Avanguardia e di Nuove Tendenze, dove condivise il palco con altri grandi nomi del panorama musicale nostrano come Osanna, Premiata Forneria Marconi, Delirium, Formula 3 e molti altri ancora.

Nello stesso anno pubblicò il disco Oltre la collina, dove oltre ad alcune cover, comparivano pezzi scritti da un ancora sconosciuto Claudio Baglioni. Parte del disco ebbe censure dalla RAI ma ciò che fu importante è che nel bene o nel male si incominciò comunque a conoscere una delle più belle voci che l’Italia abbia mai avuto.

Nella sua lunga carriera realizzerà ben 17 album, tra questi un pezzo scritto nel 1972 da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizi. Il brano in questione era Almeno tu nell’ universo (pubblicato nel disco Martini Mia), in un primo momento proposto da Mietta che rifiutò, arrivando solo nel 1989 ad essere interpretata da Mia Martini che la portò al Festival di Sanremo, vincendo il premio della critica (dal 1996 dedicato in sua memoria).

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Mia Martini nel corso degli anni si è avvalsa sempre di collaborazioni di altissimo livello come Lucio Battisti, Riccardo Cocciante, Paolo Conte (giusto per citare qualche nome). Però su tutte, quella che resterà immortale è la partecipazione con Roberto Murolo e Enzo Gragnaniello con il brano Cu’ mme‘, uno splendido quanto riuscitissimo omaggio alla canzone napoletana di cui era fortemente innamorata.

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