Wonderwall, la canzone di oggi (VIDEO)

Brano degli Oasis con il titolo in onore al componente dei Beatles George Harrison.

di Dario Russo 2 Ottobre 2012 20:56

Il 2 Ottobre 1995 usciva (What’s The Story) Morning Glory?, ad oggi considerato il disco più celebre degli Oasis, con ben 25 milioni di copie vendute in tutto il mondo, diventando uno degli album di maggior successo in terra anglosassone. Come è nata la fama del secondo progetto discografico della band inglese ? Sicuramente un grosso peso l’ha avuta Wonderwall. Un brano di una popolarità straordinaria che fino al 2008 risultava ancora nelle classifiche dei singoli più venduti nel Regno Unito. Canzone bella e un video ben fatto che nel 1996 vinse il British video of the year.

I chitarristi di tutto il mondo, l’avranno suonata infinite volte, sia in sala prove con la propria band che sulla spiaggia, magari in occasione di un bel falò estivo. Di certo stiamo parlando di una delle canzoni simbolo degli anni ’90 che ha scritto un pezzo importante della storia della musica.

[flv]http://www.youtube.com/watch?v=6hzrDeceEKc[/flv]

In un primo momento il brano si chiamava Wishing Stone, il titolo venne cambiato in Wonderwall in un secondo momento in onore a George Harrison che nel 1968 pubblicò Wonderwall Music, divenuto colonna sonora del film Wonderwall. A suo tempo incominciò a girare una voce che Noel Gallagher, chitarrista e voce della band, avesse scritto la canzone per la sua fidanza Meg Mathews (oggi sua ex-moglie). Dopo molto tempo Gallagher smentì la notizia dicendo che la canzone si riferiva ad un amico immaginario che può salvarti da te stesso, aggiungendo: “Una volta che su tutti i giornali esce scritto che quella canzone è per la tua ragazza e anche lei lo legge, poi con che coraggio vai a dirle che non è così?”.

Effettivamente come dargli torto? Ad ogni modo, il brano dato il suo enorme clamore, ha avuto naturalmente molte reinterpretazioni.

Addirittura, in diverse occasioni, nomi del calibro di Paul Anka e Robbie Williams la eseguono dal vivo durante i propri concerti.

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