Beatles: all’asta la loro prima demo bocciata da una major

La registrazioni fatte per la Decca furono scartate della casa discografica che perse uno dei più grandi affari della musica.

di Dario Russo 25 Novembre 2012 22:53

Ok…è vero che errare sarebbe sempre umano, ma in questo caso non parliamo di una disattenzione o di una semplice leggerezza ma di un errore di valutazione madornale, di quelli che faranno storia tanto che fu clamoroso quello che successe nel 1962. I Beatles non avevano registrato nessun album e alla batteria c’era ancora Pete Best. Il gruppo si presentò negli studi della Decca nella speranza di vedere produrre il loro primo disco e registrarono il loro provino, ma clamorosamente il produttore Dick Rowe li bocciò preferendo i Brian Poole & the Tremoloes che lasciando stare qualche successo momentaneo nelle classifiche anglosassoni, praticamente finirono subito nel dimenticatoio, mentre è fin troppo noto il clamore dei quattro scarafaggi di Liverpool. La Decca, in quegli anni, ad ogni modo riuscì a rifarsi annoverando nella propria scuderia i Rolling Stones, eterni rivali dei Beatles. In quanto al produttore Dick Rowe, non sono ben note le imprecazioni per l’occasione mancata.

Il master di quelle registrazioni, con dieci cover (di cui “Money” che verrà inserita nel disco “With the Beatles”del 1963), verrà messo all’asta questo martedì a Londra, con una base di 30.000 sterline, circa 37.500 Euro.

Dopo quell’incredibile bocciatura, il potenziale dei Beatles fortunatamente non sfuggi al produttore George Martin che fece chiudere alla Parlophone uno degli investimenti più riusciti della storia della musica. Insomma, un gran bell’affare per il gruppo, per George Martin e per l’etichetta. Tutti felici tranne Pete Best che agli Abbey Road Studios, durante le registrazioni  di “Love Me Do“, venne mandato via da Martin perché non ritenuto idoneo, venendo sostituito da Ringo Starr che grazie questi eventi, di fatto,  vinse la palma d’oro come il batterista più fortunato al mondo, anche se pure lui ha rischiato di brutto, poiché in fase di registrazione, Martin alla fine non fu contento nemmeno delle sue prestazioni.

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