(I Can’t Get No) Satisfaction, la canzone di oggi (VIDEO)

Il brano dei Rolling Stones del 1965 nacque da Keith Richards mentre stava dormendo.

di Dario Russo 20 Ottobre 2012 20:22

Era il 1965 e i Rolling Stones erano in procinto di scrivere la storia con uno dei brani più importanti del rock: (I Can’t Get No) Satisfaction.

Come spesso accade, la canzone nacque un po’ per caso. Keith Richards, chitarrista degli Stones, mentre dormiva si sveglia in piena notte avendo sognato un riff e poche parole. Si alza dal letto, afferra il registratore e subito si precipita a incidere verso e riff di chitarra, poi si rimette a letto senza però spegnere il registratore. Così – tra un oltre 40 minuti di russate – venne salvata quella che sarà la prima bozza di I Can’t Get No Satisfaction.

[flv]http://www.youtube.com/watch?v=MyM-j_49nk0[/flv]

Il giorno seguente, Richards farà sentire il tutto a Mick Jagger. In un primo momento i due sono molto titubanti perché il riff somiglia molto a Dancing in The Street delle Martha and The Vandellas. Un po’ di esitazione e Jagger pensa che la cosa non sia importante dato che sostanzialmente tutti tendono a rubare qualcosa da altre band. Un momento dopo però Jagger nota che il titolo del brano somiglia molto ad un verso di 30 Days di Chuck Berry, in cui si sente: “If I don’t get no satisfaction”, a quel punto sarà Richards a far notare a Jagger che la cosa non è importante, in fondo tutti rubano qualcosa.

Messo da parte ogni tipo di dubbio il pezzo verrà registrato il 10 Maggio del 1965, anche se Richards voleva incidere il riff con i fiati; il resto degli Stones non gli diede ascolto e si optò per la chitarra. Il bello di questa canzone è che, come accade tantissime volte, i Rolling Stones non ci misero grandi speranze, poiché la canzone doveva essere solo un pezzo per riempire l’album, altro che hit.

I fan fecero ricredere il gruppo; I Can’t Get No Satisfaction divenne un singolo che balzò subito alla posizione numero uno in America.

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