Tutti Frutti, la canzone di oggi (VIDEO)
Erano gli anni ’50 ed un giovane Little Richard era in procinto di incidere un nuovo singolo, ma con scarsi risultati. La sua casa discografica lo aveva ingaggiato date le pregevoli performance nei live; in studio di registrazione però sembrava che non dovesse uscire proprio nulla di decente.
Era oramai passato tanto tempo e la hit che gli avrebbe dato il successo era diventata un’ossessione. Il produttore Robert Bumps Blackwell, nonostante tutto, credeva molto in lui ma era chiaro che le cose non funzionassero. Un giorno, mentre i due erano in studio, decisero di andare a pranzo insieme; arrivati al locale ordinarono da mangiare e nell’attesa Little Richard intravide un pianoforte. Si alzò e incominciò a suonare sfogando tutta la rabbia e la frustrazione che aveva in corpo. Improvvisò un pezzo che normalmente interpretava nei locali gay; la canzone in questione era Tutti Frutti e la introdusse con un suono onomatopeico che faceva “Wop bop a ba loo bop a lop bam boom!”, tentando di imitare il ritmo di una batteria.
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Blacwell assistette alla scena e rimase basito, chiese a Richard di ricantarla e in quel momento comprese che avevano una hit. Bisognava solo correggere un po’ il testo eliminando i rimandi all’omosessualità.
Fu così che la parte: “Tutti Frutti, good booty / If it don’t fit, don’t force it/ You can grease it, make it easy” (“Tutti Frutti, un buon bottino / se non entra, non forzarlo / puoi lubrificarlo, rende tutto più semplice“), divenne più semplicemente: “Tutti frutti / all rooty” ossia “all right” (“Tutto bene” ).
La canzone venne incisa il 14 Settembre del 1955 ed entrò subito nella storia. Da quel momento, insieme anche ad altri interpreti, si incominciò a parlare di rock’n’roll e non a caso, il cantante statunitense – nato nello stato della Georgia – incominciò ad essere chiamato The Original King of Rock and Roll (“Il vero re del Rock and Roll”).