Quando si parla di jazz, di chitarra e di sperimentazioni musicali, non è possibile non citare Pat Metheny che oggi festeggia cinquantotto anni di vita ed una carriera che dura dal 1975, quando uscì Bright Size Life, disco suonato in trio con il leggendario Jaco Pastorius, bassista dei Weather Report.

Descrivere le sonorità di Metheny è decisamente complesso, dato che spazia dal jazz fino ad incontrare il rock e la fusion. Di sicuro è uno dei musicisti più innovati degli ultimi decenni anche se per merito o demerito si è sempre dedicato alla composizione senza mai riproporre gli standard jazz; dopo di tutto, come ha lui stesso dichiarato: “Non mi preoccupo molto dei principi fondamentalisti tipici delle discussioni sul jazz”. Una frase che riesce a far intendere come il suo free jazz fosse una concezione di vita e filosofia di base di tutta la sua musica.

Nella sua fortunata carriera ha registrato quattordici album, molti dei quali con la sua Pat Metheny Group, inoltre ha avuto collaborazioni con musicisti di primissimo ordine come Ornette Coleman, Herbie Hancock e soprattutto Chick Corea (senza dimenticare il nostrano Pino Daniele). Per il suo straordinario estro artistico e per la tecnica sopraffina diventerà docente all’Università di Miami ed alla Boston’s Berklee College of Music. Inoltre. Nel corso degli anni , vincerà ben diciotto Grammy Awards e inoltre parteciperà alla realizzazione di alcune colonne sonore per film.

Tra i suoi grandi successi si annoverano brani come Last Train Home e Are you going with me ? in cui si apprezza a pieno il synth per chitarra.

Il suo ultimo lavoro discografico chiamato Unity band, uscito nell’estate di questo 2012 lo vede collaborare con una band di tutto rispetto formata dal favoloso Chris Potter al sax e clarinetto, insieme al ritmo della batteria di Antonio Sanchez e al basso di Ben Williams.