Music Cassette: oggetto di culto
La notizia non è certo di quelle da prima pagina, ma è comunque alquanto curiosa:
non si può certo parlare con gli stessi toni con cui si parla del vinile, che per i musicofili ed appassionati di vintage, rimane un oggetto da collezione da trattare con cura, e di cui fare sfoggio (sposso lo si tiene incellofanato, solo per il gusto di averlo), ma pare che anche le Musicassette, le cassettine musicali con nastro magnetico, abbiano il loro fascino.
La musicassetta fu immessa sul mercato nel 1963 dalla Philips. In origine era costituita da una certa quantità di nastro magnetico della BASF racchiusa in un guscio protettivo in materiale plastico. La musicassetta si affermò col supporto della Philips denominato Compact Cassette e lanciato sul mercato nello stesso anno (1963). La produzione di massa cominciò nel 1965 ad Hannover in Germania.
Dal 2001, Sony e Philips, i maggiori produttori di cassette a banda magnetica, annunciano di voler smettere progressivamente la produzione.
Nonostante questo, la Official Charts Company, ha recentemente dichiarato che in Inghilterra, nel 2012, l’acquisto di musicassette è triplicato (dato prettamente numerico non significativo, visto l’esigua vendita di base). Secondo quanto riportato, in Gran Bretagna si è registrato l’acquisto di 3823 album su cassetta.
Questo dimostra come, alcuni fans della vecchia guardia, ancora persistano con piacere nel togliersi lo sfizio di comprare MC.
Oggi, la produzione di MC è ristretta a soli mercati minori, quali le Philippine e Taiwan, e non è strano, trovare nei “mercati d’importazione”, album attuali che pure hanno una loro stampa su supporto magnetico, provenienti proprio da tali paesi.
C’è in oltre da dire che alcuni artisti, presi da una vena vintage, hanno recentemente deciso di pubblicare alcune loro uscite discografiche in MC a tiratura limitata.
E’ il caso dei Feeder, che hanno stampato il singolo “Borders“, rilasciato lo scorso anno, sia su vinile che su MC, oltre al CD ed alla canonica versione digitale. La cassetta in questione ha avuto una tiratura di 604 copie, destinate ai collezionisti più affezionati.
Anche gli Smashing Pumpkins, per la ristampa del loro celeberrimo “Mellon Collie and The Infinitive Sadness”, hanno inserito nel mega-box una ristampa del primo demo delle sessioni di registrazione in MC.
Sembra quindi, che la Musicassetta, nonostante il pensionamento, sia ancora oggi un oggetto di culto per molti nostalgici.
Dite che, di pari passo, anche le penne BIC seguono la stessa sorte, vista la “correlazione” tra i due oggetti?