Bruce Springsteen: 30 anni di successi e di istinti suicidi

"Il Boss" che non ti aspetti, tormentato da istinti suicidi continui, nati all'inizio della sua affermazione sulla scena musicale internazionale.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 25 Luglio 2012 23:05

Bruce Springsteen e il suo lato oscuro. Dietro le formidabili performance del cantante americano, ci sarebbe una lunga lotta contro la depressione.

Il cantante si è confessato alle pagine de “Il New Yorker”, dichiarando di aver vissuto anni di paura e di disgusto verso se stesso. Una lotta contro il suo male oscuro che Springsteen è riuscito ad esorcizzare con la musica e il suo indubbio talento.

Stando alle parole del cantante, che ritiene i suoi problemi non scontati come quello dell’alcol o della droga (egli è astemio e non ha mai fatto uso di droghe) il male che lo affliggeva era molto più subdolo e sottile.

Le tendenze suicide sarebbero comparse già nel 1982, a seguito del folgorante successo. Ritrovarsi al top da un momento all’altro con persone pronte ad osannarti continuamente può anche sortire un effetto tutt’altro che positivo, spiega il cantante. “In momenti come quelli si è portati a chiedersi cosa si desidera veramente”.

Nel reportage a lui dedicato, dal titolo “Siamo sopravvissuti”, Bruce Springsteen, che ora ha la veneranda età di 62 anni, viene posto in evidenza come, da quasi 30 anni, egli si sottoponga alle cure di uno psicanalista, che lo ha aiutato ad affrontare i suoi “fantasmi”.

Il giornalista David Remnick ha osservato il cantante attentamente nel suo ultimo tour, finendo con lo scoprire degli aspetti del tutto inediti della sua personalità. Dave Marsh, biografo e amico del cantante, ha raccontato alla rivista che “il Boss” ha sempre vissuto male il suo vorticoso successo, non riuscendo mai ad abituarsi al fatto di essere giunto al successo in maniera tanto rapida dopo i precedenti fallimenti.

Dal sentirsi una nullità ad avere qualcuno che ti incensa giorno e notte il passo non è certo breve secondo Marsh. Il male di vivere si è dunque presentato negli anni di maggior successo, aggravato dal fatto che lo stesso malessere aveva già distrutto suo padre. Per fortuna l’artista è riuscito a tradurre in musica le sofferenza della propria vita, prestando la sua sensiblità alla melodia.

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