Clocks, la canzone di oggi (VIDEO)
Chi dice che nel 2000 non ci siano state buone band? Di sicuro mancano i fasti degli anni ’60, ’70 e ‘80, ma nell’ultimo decennio qualcosina di buono è ancora salvabile. Tra i tanti gruppi, non possono non essere citati i Coldplay che tra i tanti successi produssero Clocks.
Il brano, pubblicato nel 2004 all’interno di A Rush of Blood to the Head, è uno dei pezzi più significativi della band anglosassone.
La canzone nasce da Chris Martin che si trovava in piena notte nello studio di registrazione quando gli venne in mente un riff per piano, ispirato dalle sonorità dei Muse. Lo fa sentire a Jonny Buckland, il chitarrista del gruppo e subito piacque, cominciando a suonarlo senza perder altro tempo; in poche ore il brano era pronto ma in un primo momento non potrà essere inserito in A Rush of Blood to the Head che a breve doveva essere pubblicato. Per tale ragione Martin mise in disparte la canzone salvandola con il titolo Song for #3, ossia canzone per il 3 (inteso come terzo album).
[flv]http://www.youtube.com/watch?v=d020hcWA_Wg[/flv]
Dopo qualche giorno i Coldplay sono nelle sale della propria etichetta discografica per ascoltare la demo prodotta. Ad un certo punto, Martin si arrabbia e urla: “Fa schifo, rifacciamo tutto”. Passano altri giorni e casualmente il manager del gruppo Phil Harvey ascolta la registrazione di Clocks; ne rimane colpito giudicandolo una bomba, concordando di ritardare l’uscita del disco e chiedendo a Martin di completare gli arrangiamenti della canzone. Dopo due mesi, il tutto è pronto e Clocks verrà inserito nel secondo disco dei Coldplay.
Il disco pubblicato nell’agosto del 2002, in Italia venderà oltre 120.000 copie e la rivista Rolling Stone lo mette nella lista dei lista dei 500 migliori album insieme al singolo, considerato una delle migliori 500 miglior canzoni.
La canzone inoltre, vivrà di nuova luce anche grazie ad una versione riarrangiata dai Buena Vista Social Club.
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