Genesis: premio alla carriera ai Progressive Music Awards
Esistono dei concorsi dove per alcuni premi già si conosce il vincitore, perché la fama di un determinato gruppo o cantante, se non premiata rischierebbe di compromettere la credibilità della rassegna stessa; ed ecco che non sorprende affatto la vittoria dei Genesis che hanno conquistato il premio alla carriera all’edizione inaugurale dei Progressive Music Awards.
Di band che hanno fatto grande il rock progressive ce ne sono tante, basti pensare ai Jethro Tull, agli Emerson, Lake & Palmer e agli Yes, senza sottovalutare il fermento che c’era in Italia con la Premiata Forneria Marconi, New Trolls e Osanna, ma nel bene o nel male, il simbolo di questo movimento restano sempre loro, sopratutto nella fase in cui alle tastiere di Tony Banks, al basso di Mike Rutherford e alla chitarra di Steve Hackett si accompagna la vulcanica personalità di Peter Gabriel e il ritmo di batteria di Phil Collins.
Il riconoscimento concesso dalla rivista Prog Magazine è stato assegnato ai Kew Gardens di Londra ed è stato ritirato da Mike Rutherford e Tony Bank che tra le altre cose quest’anno hanno anche modo di festeggiare i 40 anni di Foxtrot, uscito il 6 Ottobre del 1972. Uno dei dischi simbolo del gruppo, aperto da Watcher of the Skies, brano scritto sopra il tetto di un albergo a Napoli (durante il tour del disco Nursery Cryme), in cui spicca anche l’arpeggio di chitarra di Hackett con il brano Horizons, ispirato alla Suite n. 1 per violoncello solo in Sol Maggiore di Johann Sebastian Bach.
Dopo questo album, i Genesis pubblicarono un altro storico disco come Selling England by the Pound e poi The Lamb Lies Down on Broadway, ultimo lavoro con Peter Gabriel. Successivamente, l’abbandono anche di Hackett e il passaggio di Phil Collins come cantante, non intaccarono la popolarità della band che anche se avrà in alcune occasioni una deriva più commerciale, resterà sempre una delle formazioni più innovative di sempre.
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