Bryan Adams: pronto con un disco e un libro di fotografie
Qualcuno credeva che il mitico cantante canadese, da quando fosse diventato padre avrebbe messo un piccolo freno al suo lavoro. Ed invece proprio no. Anzi, a quanto pare la paternità sembra dare nuovo stimoli. Bryan Adams praticamente non pubblica un album dal 2008, con il disco intitolato 11 che ha venduto poco più di un milione e mezzo di copie.
I fan, pur accontentandosi di vederlo ancora esibirsi dal vivo, quasi non ci speravano, ed ecco arrivata la notizia che annuncia la lavorazione ad un nuovo disco; anche se la data della pubblicazione non è stata ancora annunciata, sapere che Adamas si sia messo nuovamente all’opera è già di suo una buona notizia. Come lui stesso ha annunciato, sarebbero state registrate addirittura trenta canzoni lavorando con Bob Rock e David Foster.
L’attesa naturalmente è grande, soprattutto per chi lo segue dal 1980, l’anno del suo esordio, momento in cui ha cominciato a sfornare successi uno dopo l’altro, fino ad arrivare a Reckless. Praticamente un disco che è una pietra miliare della musica con brani quali Run To You, Heaven e Summer of ’69, ancora oggi usati dalle radio come pezzi gold.
In attesa del nuovo lavoro, Bryan Adams continua a promuovere la propria mostra intitolata “Exposed” che è appena terminata a Mosca e sarà prossimamente in arrivo ad Amburg, fino a spostarsi a Dallas.
Oltre alla mostra, il cantante è anche in promozione con il libro chiamato sempre “Exposed”, che riprende fotografie di Bryan scattate nel corso degli anni, dando libero sfogo a quella che è una sua grande passione oltre la musica.
Trai i soggetti immortalati ci sarebbero Mick Jagger, Elton John (autore della prefazione), Amy Winehouse, Michael Jackson e Sting. Tra gli scatti c’è anche qualcosa sulla Regina Elisabetta d’Inghilterra che come racconta Bryan, le cose sarebbero andate così: “Un giorno mi arriva una telefonata e mi hanno chiesto se mi sarebbe piaciuto fotografare Sua Maestà. Gli dico: ottimo, dove devo andare? E loro: beh, devi venire a casa sua. Io faccio: sì, ma dove si trova? E loro: si chiama Buckingham Palace“.