Elton John: a Pechino dedica il concerto ad Ai Weiwei
La musica e la cultura in generale hanno spesso il compito di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi sociali e politici. Uno degli esempi più lampanti è legato ad Ai Weiwei e alle sue battaglie contro le politiche oppressive del governo cinese, che in passato ha anche arrestato l’artista per il suo attivismo, scatenando le reazioni in ogni angolo del mondo, tra cui anche quella del Tate Modern di Londra che espose una delle sue opere più rappresentative, intitolata: “Semi di girasole”.
La determinazione e il coraggio di Ai Weiwei è ancora vivo e per questa ragione che Elton John, in occasione del concerto tenuto tenutosi il 25 Novembre a Pechino – davanti a circa 12 mila persone – ha urlato alla folla che il suo spettacolo era tutto per l’artista cinese e contro l’oppressione del governo.
Ai Weiwei in merito a questo gesto, ha così dichiarato: “L’ho incontrato prima dello spettacolo, non mi ha detto assolutamente niente di questa cosa. Quando lo ha fatto è stata una grande sorpresa. Il Ministero della Cultura probabilmente non è stato felice di questo fatto, ma non potevano fare molto. E’ un cantante troppo popolare, che ha una notevole influenza”.
Ora il cantante anglosassone è atteso per il prossimo concerto sempre in Cina ma Canton, nella parte meridionale del paese, ma questa volta sarà tenuto maggiormente sotto osservazione dato l’accaduto di Pechino.
Il gesto di Elton John, ad ogni modo, non è un fatto nuovo. Con la stessa modalità si ricorda Bjork che in un live a Shanghai nel 2008, provocatoriamente urlò “Tibet, Tibet…ribellati” e fu così che da quel momento, la Repubblica Popolare Cinese, negò per molto tempo spettacoli a molte star occidentali.
Con quest’ultima azione da parte di John, si attende la reazione del governo, anche se essendo il personaggio molto in vista a livello mondiale, si cerca più di incassare il colpo e di prevenire eventuali dissensi senza fare troppo rumore,
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