L’Italia nel mondo, tra le tante cose, si distingue soprattutto nel campo dell’arte ed in particolar modo quando parliamo della così detta musica colta. Tra i tanti miti e personaggi che il nostro paese può annoverare c’è sicuramente il maestro Ennio Morricone che con le sue melodie ha reso straordinarie innumerevoli pellicole cinematografiche.

Nato il 10 Novembre del 1928, Ennio Morricone oggi compie ottantaquattro anni e nonostante la sua età continua a tenere concerti portando alto il nome dell’Italia nel mondo.

Ha scritto qualcosa come oltre 500 colonne sonore per film, di cui 30 per western, dove spicca il lavoro fatto per Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone; regista con cui avrà una fortunata e duratura collaborazione.

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Ha venduto oltre 70 milioni di dischi, ricevendo un meritatissimo Oscar alla carriera nel 2007. Senza dimenticare il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1995, oltre che ai David di Donatello, ai Nastri d’Argento e al Golden Globe. Sicuramente, tra i tanti premi, inorgoglisce in particolar modo è certamente anche  il premio alla carriera dato dalla “SPFM – Society for Preservation of Film Music“, consegnato nel 1994: Morricone fu il primo italiano a ricevere tale gratificazione.

Per capire il suo enorme successo, oltre che alle splendide sovrapposizioni delle immagini con le musiche, basta anche semplicemente non guardare alcun film. Provate a stare in una stanza, lasciate fuori i rumori, alzate leggermente il volume dello stereo e lasciatevi trasportare dalle melodie e capirete che già solo la musica è di per sé una poesia che può rendere capace qualsiasi uomo di creare nel proprio immaginario un film tutto suo.

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Tra i suoi grandi capolavori è doveroso citare Per un pugno di dollari e soprattutto C’era una volta in America. L’elenco sarebbe ancora lunghissimo ed è veramente cosa difficile comprendere quale sia la sua più grande interpretazione, ad ogni modo, siamo consapevoli che le sue musiche sono un patrimonio dell’umanità che tutti ci invidiano.

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