La musica è piena di miti e di leggende, ma lui non è come tutti gli altri musicisti e non è uno dei tanti chitarristi. Lui è il chitarrista per eccellenza e il miglior simbolo dell’atmosfera rock avuta negli anni di Woodstock, quando suonò in modo dissacrante e provocatorio l’inno nazionale statunitense, regalando ai posteri una delle migliori pagine della storia della musica.

Purtroppo, in quel tragico 18 Settembre la morte per cause ancora troppo oscure.

Un idolo per intere generazioni, un nome che farà sempre parlare. Ecco perché Leon Morris Hendrix, il fratello minore del chitarrista, ha deciso di scrivere i momenti più importanti di Jimi così da creare una biografia, mettendo in risalto anche l’umanità dell’artista e non solo l’aspetto musicale.

Il libro sarà scritto insieme all’autore scozzese con Adam Mitchell che è anche all’opera per un’operazione simile con i Kiss.
Il volume si chiamerà “Jimi Hendrix. Mio fratello“e sarà in Italia a Novembre.

Con l’uscita di questa biografia, sarà anche in libreria un altro libro intitolato “Hendrix on Hendrix: interviews and encounters with Jimi Hendrix”. L’opera è curata da Steven Roby e comprende qualcosa come una cinquantina interviste raccolte tra giornali, radio e tv.

Insomma, ad oltre quarant’anni dalla sua scomparsa, Hendrix sembra vivere ancora e nessuno ha dimenticato i suoi memorabili riff che hanno ispirato milioni di chitarristi, da nomi eccelsi fino all’ultimo dei ragazzini che si appresta a provare per la prima volta qualche accordo.

Hendrix dichiarò: “One day even the war will bow to the sweet sound of a guitar” ossia: “Un giorno anche la guerra si inchinerà al dolce suono di una chitarra”, in tempi come questi (e non solo) in tutti sperano che la musica resti sempre uno strumento di pace. Forse non avrà il potere di far cessare le guerre ma almeno ha la forza di supportare le persone anche nei momenti difficili.

Alzate il volume quando ascoltate un vinile di Hendrix per poter credere.