La musica contemporanea è sempre più deprimente, lo dice una ricerca
Come per molti studi, spesso si creano degli aloni di scetticismo, ma ad ogni modo è sempre bene dare uno sguardo alle ricerche, soprattutto se vengono dalla American Psychological Association che ha condotto un progetto sulla musica contemporanea.
I due ricercatori Glenn E. Schellenberg e Christian von Scheve, in merito hanno dichiarato: “Nel corso degli ultimi decenni la musica è diventata sempre più malinconica ed emotivamente ambigua. Il campione da noi esaminato comprende più di 1000 brani entrati nella top 40 di Billboard, e i risultati denotano: maggiore lunghezza delle canzoni, maggiore presenza delle donne in classifica, crescente utilizzo delle tonalità in minore e diminuzione media del ritmo”.
Ecco quindi che buona parte della musica proposta da diversi anni a questa parte, tende prevalentemente ad avere un sound sempre più malinconico e triste.
Sembrerebbe proprio che per questioni prevalentemente di marketing, le musiche con una forte leva emotiva, siano destinate più facilmente al successo, ragion per cui è meglio puntare su questo trend che può essere trasversale a quasi tutti i generi musicali.
A questo punto, resta solo una cosa da capire; ossia se è la musica a portare depressione o se è per depressione che si preferisce un certo tipo di musica.