Max Gazzè: concerto a Roma, tra “hit” e lirica

Il cantautore romano stasera si esibirà nella straordinaria cornice di Villa Doria Pamphilj.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 28 Luglio 2012 21:52

Max Gazzè stasera si esibirà a Roma, dando vita ad un ambizioso progetto. Il suo debutto a Villa Doria Pamphilj per la serie “I concerti nel parco”. L’artista, oltre a cantare i suoi pezzi più celebri, intonerà anche alcune famosissime arie come “Non più andrai”, tratta da Le nozze di Figaro di Mozart, La calunnia è un venticello (Barbiere di Siviglia di Rossini) e Non piangere Liù (Turandot di Puccini). Nell’esibizione, Max verrà accompagnato dall’orchestra Roma Sinfonietta.

Un Gazzè in fase sperimentale, che potrà accostarsi alla musica classica grazie al colore via via più orchestrale che la band sta conferendo alla musica di Gazzè. A rivelarlo è la curatrice degli arrangiamenti dell’artista. D’altra parte non presentare strumenti come batteria e pianoforte, offre la possibilità allo spettatore di entrare in una dimensione lirica.

Appare ovvio che il cantante non potrà mai intonare le arie classiche come un affermato cantante d’opera. Quello che ci si aspetta da lui è che riesca a renderle bizzarre ed originali, descrittive, un pò come avviene con i suoi pezzi.

Intervistato sulla questione, Gazzè si è limitato a definire questo evento sperimentale un atto di stile futurista, volto ad andare al di là dei generi. Un modo per rivisitare i propri successi e cimentarsi in alcune famose arie, intraprendendo un viaggio stimolante in cui la musica pop si intreccia con la lirica e viceversa.

L’atmosfera del magnifico parco di Villa Pamphilj darà sicuramente una mano a Max Gazzè. Uno scenario incantevole in cui la sua arte potrà prendere vita liberamente.

La curiosità è veramente tanta, non capita tutti i giorni di vedere un artista famoso cimentarsi con la lirica, ma si sa che da uno come Max Gazzè è possibile aspettarsi qualunque bizzarria musicale. Le note sono solo sette, ma il talento rimane infinito e il cantautore romano sembra saperlo più che bene.

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