Come spesso accade, il brano più famoso di una band, finisce per essere il pezzo più anomalo della stessa. Questo discorso vale anche per i Metallica e per la straordinaria Nothing Else Matters, pezzo pubblicato nel 1991 all’interno del loro Black Album.

La canzone venne scritta dal chitarrista del gruppo James Hetfield per una sua ex fidanzata; la leggenda racconta che cominciò a comporla mentre era con lei al telefono, scrivendo una primissima stesura con una mano sola. Per Hetfield la canzone scritta era troppo personale e addirittura non era neanche intenzionato a farla sentire al resto del gruppo, fino a quando non la ascoltò il batterista Lars Ulrich che folgorato dopo il primo ascolto chiamò il resto della band e disse: “Ragazzi, abbiamo una grande canzone”.

Nella canzone James Hetfield descrive come sia difficile il rapporto di coppia, soprattutto per lui che è un musicista, avendo una vita movimentata e in continuo girovagare tra aerei, hotel e sale prove. In un secondo tempo, il senso del brano ebbe un’accezione diversa, passando dall’essere una canzone d’amore di una coppia, ad una dichiarazione di amore degli stessi Metallica nei confronti del proprio pubblico, perché per loro nient’altro ha importanza.

A sua volta il pubblico ha riadattato il significato della canzone, accostandola a situazioni drammatiche, magari in memoria di amici scomparsi e in ricordo del legami veramente importanti.

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Il brano oltre ad essere stato oggetto di innumerevoli cover ha avuto un arrangiamento sorprendente grazie a Michael Kamen, con una esecuzione live a dir poco sublime insieme alla San Francisco Symphony Orchestra.

L’album è stato in assoluto un dei più grandi successi dei Metallica anche in termini di vendite con oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo, di cui 15 solo negli Stati Uniti, arrivando nella vetta delle classifiche americane e britanniche, guadagnando un disco d’oro, quattordici dischi di platino e un disco diamante.