Era il 29 Maggio del 1997 e Jeffrey Scott Buckley annegò nel Mississippi dove si era immerso con tutti i panni, mentre canticchiava Whole Lotta Love dei Led Zeppelin. Da quel momento le acque derubarono alla musica “la sua stella più luminosa”, uccidendo “una goccia pura in un oceano di rumore”, come fu definito da Bono Vox degli U2.

Nonostante il cantante abbia inciso solo due dischi studio, la sua musica ha influenzato nomi come Radiohead e Coldplay, ed ora – per questo 2013 – anche il mondo del cinema gli dedicherà la giusta attenzione.

In preparazione c’è il film “Mystery white boy” di Jake Scott che detiene i diritti dei brani di Buckley. Per la pellicola di Scott c’è la produzione di Mary Guibert, la madre dell’artista. Secondo alcune indiscrezioni sembrerebbe però che potrebbero esserci dei cambi nel cast e l’uscita del film potrebbe subire dei ritardi.

Su questa base, il primo film che dovrebbe arrivare al cinema sarà “Greetings from Tim Buckley“; pellicola che si sofferma sul rapporto dell’artista con il padre che a stento conobbe. Per questo lavoro c’è la direzione di Daniel Algrant, mentre nel ruolo di Buckley avremo Penn Badgley, nel cast compare anche Kate Nash.

Oltre a questo film sarà in arrivo anche un altro progetto che si chiama “A pure drop” , con la regia dell’australiano Brendan Fletcher, dove addirittura ci sarebbe l’interesse di Brad Pitt che si dice sia “ossessionato da Jeff”.

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Le date precise sull’arrivo di questi tre film nelle sale cinematografiche non è dato ancora saperlo, ma naturalmente c’è molta attesa e curiosità da parte dei fan e in generale da tutti gli appassionati di musica, dato che il suo nome è stato uno tra i più importanti degli anni ’90, conquistando l’attenzione del mondo con “Grace”, anche se il riscontro commerciale – in un primo momento – non fu esaltante e si impose soltanto nel corso degli anni.