Pino Daniele: “Tutta n’ata storia” live Napoli (recensione 30-12-12)

Grande successo al Teatro Palapartenope con la presenza di Tullio De Piscopo, James Senese, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito e tanti altri nomi.

di Dario Russo 31 Dicembre 2012 4:21

Un concerto nel concerto, due ore e mezza di musica, i brani dei primi album di Pino Daniele e tanti grandi nomi per il live “Tutta n’ata storia”. Teatro Palapartenope di Napoli gremito, tutto pronto per le ore 21:00, si apre il sipario: Pino Daniele entra e si incomincia con “Terra mia”, si continua e man mano si alterna tutto il “Neapolitan power” che suona disinvoltamente trovando molto spazio nel corso della serata.

Tullio De Piscopo con rullante e alcune percussioni accompagna “Putesse essere allero” e “Je sto vicino a te”.

Poi è la volta di James Senese che con Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso e Fredy Malfi alla batteria porta il sound dei Napoli Centrale. Il pubblico apprezza, il sax incanta, la serata è ancora lunga ed è incominciata nel migliore dei modi.

Ritorna Pino, si continua a suonare fino a “Je so’ pazz” e “ ‘O Scarrafone” arricchite con la chitarra di Antonio Onorato “con l’influenza” che a detta dello stesso Pino: “l’ha ammiscat a tutt quant”, indicando i musicisti presenti sul palco con un piacevole momento di ilarità.

Si suona con scioltezza, è una gran bella festa e a dare spettacolo ci pensa anche Raiz e soprattutto Enzo Gragnaniello che apre con “Cammina cammina” per poi uscire momentaneamente di scena con “Donna Cuncetta”.

Alle percussioni entra Tony Esposito che sostituisce l’ottimo Rosario Jermano, il Palapartenope canta sulle note della storica hit “Kalimba de luna”.

La serata procede con il basso di Rino Zurzolo e le testiere di Joe Amoroso apprezzati e applauditissimi nei momenti dei loro assoli. Poi rientra Tullio De Piscopo che oltre alla sua sorprendente performance alla batteria, chiama a raccolta la sua band con una gradita presenza di Tony Cercola chiudendo il tutto tra le note di Stop Bajon e Primavera; scatta la standing ovation, il pubblico è in piedi, la serata si potrebbe anche fermare qui, tutti sono contenti ma la musica è veramente tanta.

C’è anche spazio per il batterista statunitense Michael Baker e per il piano di Elisabetta Serio presenti in “Coffee Time”, accompagnando il pezzo in bel momento strumentale, a cui farà seguito un classico come “A me me piace ‘o blues”.

La serata del 30 Dicembre 2012 si chiude con il pubblico in visibilio che canta a squarciagola “Yes I know my way” e applaude soddisfatto sulle note di “Napule è”.

Unico neo della serata è l’assenza di Enzo Avitabile – per il resto – sentire Pino Daniele interpretare le canzoni dei primi dischi è decisamente “Tutta n’ata storia” (stranamente non suonata).

Chi andrà alle date di Gennaio può star certo che il costo del biglietto sarà ben ripagato.

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