Pooh: muore Valerio Negrini, fondatore e paroliere del gruppo

Fu il primo batterista del complesso cedendo poi il posto a Stefano D'Orazio.

di Dario Russo 4 Gennaio 2013 1:56

Valerio Negrini, noto musicista e paroliere, soprattutto in qualità di autore di innumerevoli testi dei Pooh, è morto a 66 anni questo 3 Gennaio. Il decesso – causato da un infarto – è avvenuto nel pomeriggio all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Negrini nacque il 4 maggio del 1946 a Bologna e fu fondatore, batterista e talvolta anche voce dei Pooh, ma a partire dal 1971 diede spazio a Stefano D’Orazio dedicandosi esclusivamente alla realizzazione dei testi, spesso composti insieme a si Roby Facchinetti.

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Quando suonava ancora, realizzò la primissima (e in gran parte sconosciuta) formazione dei Pooh composta da Bob Gilliot alle tastiere, Mauro Bertoli e Mario Goretti alle chitarre e Gilberto Faggioli al basso.

Spesso Negrini è staro citato come “il quinto Pooh”, etichetta che però non gradiva particolarmente.

Alla notizia della morte di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian hanno rilasciato: “È troppo difficile, in un momento come questo, riuscire a racchiudere in poche parole la nostra sofferenza, possiamo soltanto dire che la nostra strada è stata sempre tracciata dalla sua poesia”, mentre Stefano D’Orazio ha aggiunto: “Non ci sono parole per descrivere un dolore così grande ed improvviso è una parte della mia vita che se ne va e già sento un vuoto incolmabile, buon viaggio amico mio”.

La carriera di Negrini – oltre al nome dei Pooh – è legata anche a moli altri personaggi della musica italiana. Prima di tutto ha scritto i testi per le carriere soliste di Roby Facchinetti e Dodi Battaglia e poi ha scritto testi come Un sogno tutto mio, portato da Caterina Caselli al Festivalbar nel 1973, Uomini addosso di Milva, Ce la fai di Miguel Bosé e Trappole di Eugenio Finardi.

Anche se non era più attivo come batterista da tempo, nel 1992, in occasione del venticinquesimo anniversario dei Pooh, suonò le vecchie canzoni del gruppo.

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