Led Zeppelin: premiati alla Casa Bianca da Barack Obama

La band condivide il premio del John F. Kennedy Center Honors insieme a Buddy Guy, Dustin Hoffman, Natalia Makarova e David Letterman.

di Dario Russo 3 Dicembre 2012 21:46

Sono una delle colonne portanti del rock, scrivendo un pezzo di storia musicale, ed è per questo motivo che i leggendari Led Zeppelin risultano essere tra i vincitori del trentacinquesimo premio del John F. Kennedy Center Honors. Il riconoscimento è stato consegnato alla Casa Bianca insieme al bluesman Buddy Guy, l’attore Dustin Hoffman, la ballerina Natalia Makarova e il conduttore televisivo David Letterman.

Il presidente Barack Obama, scherzando con la band ha chiesto la cortesia di “non devastare la Casa Bianca”, aggiungendo: “Questi tipi hanno ridefinito lo stile della vita rock n’roll. Ai tempi in cui dominavano il mondo del rock, ci sono state camere di albergo saccheggiate, distruzioni generalizzate. È per questo che abbiamo organizzato la cerimonia in questa sala, dotata di vetri spessi 10 cm e con agenti del Secret Service in ogni angolo. Quindi, calma. Questi quadri sono senza prezzo”.

Momento di ilarità in sala, in cui erano presenti anche altri nomi di spicco come il chitarrista Jeff Beck, il cantante Lenny Kravitz e l’attore Robert De Niro.

Il presidente ha inoltre aggiunto, riferendosi a tutti i premiati: “Ciascuno di noi può ricordare un momento in cui queste persone hanno toccato la nostra vita. Sono artisti che ci hanno fatto vedere le cose in maniera nuova, ascoltare in modo differente, e apprezzare tutta la bellezza che c’è nel mondo”.

Per la band di Jimmy Page e Robert Plant, l’incontro di oggi è un altro piccolo coronamento della splendida carriera del gruppo, che dopo l’uscita del “Celebration Day”, film dello storico concerto tenutosi all’O2 Arena di Londra il 10 Dicembre 2007, hanno fatto capire ai più che il rock non è morto e che nonostante gli anni, la loro musica non è andata in soffitta, anzi è più viva e attuali di quel che si pensi, coinvolgendo trasversalmente ogni generazione.

Commenti