Assuefazione da metal? La Svezia concede pensione di invalidità

Gli psicologi hanno riconosciuto a Roger Tullgren la "malattia" considerandolo a tutti gli effetti un portatore di handicap.

di Dario Russo 22 Dicembre 2012 4:47

Dire di essere malati di musica non sempre è da considerare un semplice un modo di dire, soprattutto se il genere preferito è il metal. Accade così che in Svezia, un cittadino è riuscito ad avere una pensione integrativa in qualità di invalido per “assuefazione da metal”.

L’invalido in questione sarebbe un certo Roger Tullgren che lavorava come lavapiatti in un ristorante locale.

Il signore in merito ha dichiarato: “Ci ho messo dieci anni per dimostrare di essere un portatore di handicap. Ho parlato con tre diversi specialisti e tutti sono concordi sul fatto che non debba essere più discriminato“.

L’invalidità è stata diagnosticata da più psicologi che hanno riscontrato sull’uomo i classici “sintomi”: capelli lunghi, tatuaggi, abbigliamento sempre scuro e  mille accessori a forma di teschio.

Il “disturbo” indurrebbero il pensionato a dover sentire circa 300 serate di musica dal vivo durante l’anno, tanto da limitare la sua attività lavorativa, dovendo passare per forza di cose ad un impiego part-time. Quindi, l’impossibilità di poter lavorare regolarmente, darebbe il diritto a Tullgren di ricevere un aiuto economico con questa pensione integrativa.

Inoltre, l’interessato – essendo “malato”-  sarebbe sempre costretto a sfoggiare il suo abbigliamento metal che creerebbe al soggetto problemi in ambito lavorativo, così lo stato svedese gli riconosce la possibilità di vestirsi come meglio crede sul posto di lavoro, senza dover avere discriminazioni con limitazioni di alcun tipo.

L’uomo ha detto che i sintomi da metal sarebbero cominciati fin da piccolo, da quando il fratello gli regalò un vinile dei Black Sabbath.

La notizia – decisamente curiosa – sta facendo il giro nel mondo e a questo punto, se qualcuno pensa di andare all’estero per trovare lavoro, la Svezia sembra essere un buon paese. Se l’assuefazione da metal viene vista come un’invalidità, potrebbe essere lo stesso anche per il rock e  tutti gli altri generi. Malati di musica, perché non approfittarne?

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